Jenni Weigmann Mucchi

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Biografia breve di Giuseppe Virgili

Jenni Weigmann Mucchi (Spandau 1895 - Buch 1969) è stata una scultrice del XX secolo. Comincia ad operare in campo artistico intorno al 1925 a Roma, in un ambiente di artisti tedeschi neopuristi; poi trascorre alcuni anni a Parigi, assieme al marito Gabriele Mucchi, e nella capitale francese conosce Severini e Garbari. Genni abbandona lo stile arcaicizzante che caratterizza le sue prime prove e, tornata in Italia, partecipa di quell'ambiente antiaccademico che reagisce alla scultura postrodiniana (Broggini, Tallone, Marino Marini). Nel 1933 espone alla Triennale di Milano l'opera Ragazza al sole, distrutta dieci anni più tardi dai bombardamenti aerei. Il periodo che va dal 1934 al 1943 è irto di difficoltà materiali (povertà, emarginazione) ma caratterizzato da un'intensa attività culturale: Genni partecipa alle mostre di "Corrente", poi entra decisa nel campo del realismo italiano. Dopo la guera (che l'artista vive combattendo nella Resistenza), nel 1946 lavora ai bassorilievi per la tomba Pini a Parabiago; l'anno seguente tiene una personale presso la Galleria Borgonuovo, poi partecipa alla Biennale di Venczia del 1948, presentando il suo Orfeo, tagliato in un tronco di gelso. Nel proprio studio di Milano esegue le grandi sculture in gesso che espone nella prima Mostra dei Realisti alla Galleria Bergamini di Milano (1950). Nel 1956 si apre il periodo berlinese di Genni, che segue il marito, nominato professore all'Accademia di Berlino; nela città tedesca nascono opere assai significative: Rosa Luxemburg (1957), le sculture ispirate alla guerra d'Algeria, i ritratti degli antifascisti, opere che manifestano l'impegno per il Vietnam. Tornata a Milano, sbalza in rame le cinque figure di partigiani per il monumento dell'architetto Bottoni al Cimitero Maggiore di Bologna (1959). In campo decorativo esegue anche le Porte della chiesa dell'Annunciata a Nazareth (1964), Tiene personali a Berlino (1962-1966) e sempre nella capitale tedesca modella la grande Nuotatrice che figura in luogo pubblico a Dresda ea Weimar. L'artista si spegne di lì a poco a causa di un male incurabile. Nel 1983 la città di Milano allestisce una mostra omaggio all'opera di Genni, che vede per la prima volta riunita tutta la produzione della scultrice. Nel 1992 si è tenuta una sua personale, insieme a Gabriele Mucchi, alla Galleria Berliner Grafik Presse, a Berlino.

FONTE: Scultura italiana del primo novecento

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